








il blog è una rassegna dei miei lavori in feltro artigianale e qualche loro breve descrizione
Arrotolo intorno ad un tubo
e poi in un vecchio asciugamano che fermo con due spaghetti
Rullo per 100 volte nelle due direzioni del lavoro, dopo di che apro, tolgo il secondo telo di plastica e dispongo nella parte centrale una plastica leggera, ripiego su sé stesso il lavoro in tre parti e, sempre tra due teli di plastica, rullo ancora, con la tecnica precedente, per 100 volte lungo le due direzioni.
Procedo adesso a rullare senza plastica, soltanto nell’asciugamano,in tutti i versi, anche ripiegando se necessario a seconda della grandezza dell’asciugamano, avendo cura di aprire il lavoro ad ogni passaggio.
Devo continuare così fino a quasi completo infeltrimento
Dopo di che risciacquo abbondantemente e rullo ancora un po’ finchè non ottengo il risultato ottimale. 
Dispongo la lana con le sfumature desiderate
in due strati molto leggeri fra loro perpendicolari.
Su di essi rifaccio le nervature con un cordoncino di lana già predisposto( Spinnradl).
Bagno a settori con acqua calda e sapone di Marsiglia, ricopro con plastica a bolle e massaggio a lungo, dopo di che taglio i margini della seta.
Ricopro tutto con un altro telo di plastica a bolle.
Foglia rossa
Prima di tutto scelgo i colori con cui lavorerò. In questo caso le lane merinos sono del Gruppo Colle.
Disegno sulla parte liscia della plastica a bolle la sagoma della foglia tenendo presente che alla fine si restringerà di circa un terzo. Le misure iniziali sono : 182x84cm, quelle finali: 109x50
Sulla plastica dispongo lo chiffon bianco lungo e largo quanto la sagoma, senza tagliarne i margini.
Preparo a parte un cordone di colore verde lungo quanto la nervatura centrale bagnandolo prima con acqua fredda e rullandolo tra uno straccetto di cotone e poi con acqua calda e sapone solo nella parte sporgente dalla foglia, però, fino a completo infeltrimento.
Bagno e arrotolo con acqua fredda anche le nervature laterali che vado poi a disporre sulla seta.



Alla visita della mostra è seguito un suggestivo concerto di pianoforte con brani di musica classica, sempre all'interno del Museo del tessuto di Prato che, di per sè, merita una visita accurata.
Ne mostro uno per tutti: una sella in feltro facente parte di una preziosissima collezione di antichi tappeti caucasici del Sig. Boralevi
Il venerdì purtroppo, per un contrattempo, non ho potuto partecipare al giro sull'archeologia industriale nel territorio di Prato che mi hanno detto sia stato molto interessante.



La Cartaia dall'esterno
Lo stile inconfondibile di Judit Pocs

