GIfelt

FELTRO ARTIGIANALE AD ACQUA


giovedì 26 settembre 2013

FILO LUNGO FILO....UN NODO SI FARA' Collegno 2013



Se gli Amici della Scuola di Leumann si rendessero pienamente conto di quanta gioia ci danno in quei brevissimi tre giorni di Filo lungo filo, di notte non dormirebbero dalla soddisfazione ed il compiacimento.
Tre giorni che volano via come un buon pranzo lungamente preparato, che hanno richiesto mesi e mesi di fatica.
Quando giunsi a Collegno, 7 anni fa, per la 2a edizione di Feltrosa, mi meravigliai di tanta sinergia, collaborazione, generosità e, frequentandolo ogni anno, la meraviglia e l'ammirazione restarono invariate, anzi, sempre di più confermate.
Un gruppo solidale, numeroso e compatto  tiene viva la meravigliosa "favola"scritta tanti anni fa da un illustre, illuminato imprenditore, Napoleone Leumann, e ne vuole conservare l'importante funzione sociale valorizzando i talenti palesi o nascosti nell'arte e nell'artigianato.
Penso che Napoleone Leumann, se in qualche maniera potesse seguire le avventure del suo paese, rimarrebbe compiaciuto di come un gruppetto di persone, generose volontarie, abbiano saputo con passione, entusiasmo e costanza, rendere omaggio alla sua persona ed al suo operato, in modo che tutta la comunità locale e quella che in quei tre giorni vi transita, lo ricordi con riconoscenza.
E sembravano ancora presenti i 1500 operai nella fabbrica oggi parzialmente restaurata. Sembrava di vederli e di sentirli, orgogliosi del loro lavoro. Grande orgoglio si avverte ancora nel racconto di chi quegli anni, anche se indirettamente , li ha vissuti o di chi  ha lavorato in tempi successivi nel Cotonificio pluripremiato, innovatore, portatore di benessere.
Quell'atmosfera suggestiva veniva suggellata da un'accoglienza cordiale ed affettuosa rendendo tutti i volti sorridenti e i cuori felici.
W il Villaggio Leumann
W L'Associazione Amici della Scuola Leumann.

All'interno del ricco programma, nell' Ecomuseo, erano state allestite tre mostre
Maria Lama: Ricami e tessuti spirituali del Butan






Luigi Golin: Filo e Xilo







Giulia Rizzo: Vento






mercoledì 18 settembre 2013

VALTOPINA

Graziella Guidotti

Una strada bellissima, tra prati e colli verdeggianti, piccoli centri abitati, ci ha portato a Valtopina, un paesino fiorito che ci ha accolto con sorrisi gentili e precise indicazioni.
Un ampio e diffuso complesso sportivo, articolato in più padiglioni adibiti a finalità diverse per il perfetto funzionamento della mostra, ha ospitato numerosi box dedicati al ricamo, al merletto ed al tessile in generale, dove la mia bocca non finiva mai di dire "oh, oh che meraviglia". Esistono ancora delle mani operose e pazienti che producono poesia. Opere d'arte,talvolta nascoste, umili, che raccontano di antiche tradizioni e si avventurano in nuove espressioni di stili contemporanei. E nei padiglioni distinte signore, quasi tutte con occhiali, a volte munite di lenti d'ingrandimento, continuavano il loro lavoro di attente ricamatrici, quasi tutte rappresentanti di scuole di ricamo sparse sul territorio di tutta Italia ed anche provenienti dall'estero.
LA MOSTRA DEL RICAMO E DEL TESSILE ARTIGIANALE di Valtopina è giunta alla sua XV edizione , organizzata dalla Pro Loco in collaborazione con la Scuola del Ricamo della città. Ma non si limita ad una semplice mostra, ha un calendario ricco di appuntamenti, primo fra tutti un'ulteriore importante Mostra di ventagli "Trame d'aria" ,
ventagli antichi e contemporanei allestita con grandissima eleganza nel minuscolo ma prezioso Museo del Ricamo e del Tessile. Se vi capita di visitarlo non trascurate di aprire i suoi cassetti, troverete degli incantevoli gioielli. Forte è stata la mia emozione nel vedere il mio lavoro così abilmente esposto in compagnia di varie opere d'arte a testimoniare, se ancora ce ne fosse bisogno, la grandezza e le infinite possibilità d'espressione dell'artigianato che assurge a pieno merito ad essere definito "artistico".
 Non mancano gli incontri culturali, quest'anno " Il ventaglio ed il filo, design e significato" coordinato dal Prof. Antony Verna, con i sapienti interventi delle Dot.sse Giordana Benazzi , Anna Checcoli e del Prof. Roberto Segatori, i concorsi " Ricamare l'Umbria  2013", i riconoscimenti "Maestra di Filo 2013", i minicorsi di tecniche varie di ricamo, i laboratori di tessitura e fiber art e di scrittura creativa, uno workshop sulle varie tecniche di disegno e colore per imparare a rappresentare i diversi tessuti sui figurini fashion.
La serata di Venerdì è stata allietata da uno straordinario defilé di abiti e intimo d'epoca, da D'Annunzio ai nostri giorni, gradevolmente condotto da Ambra Cenci, arricchito da esibizioni canore e balletti classici, moderni e contemporanei, con la collaborazione dell'Istituto Italiano Design di Perugia che ha realizzato abiti ispirati a oggetti di design. 
Un'altra mostra interessantissima è stata quella dedicata all'Africa per la campagna di sensibilizzazione NOPPAW-"L'Africa cammina con i piedi delle donne" con i suoi pannelli ricamati dalla Scuola di ricamo di Valtopina ed i relativi bozzetti del Laboratorio Artistico dell'Istituto "Piermarini" di Foligno.




I "gioielli" ( perchè di veri gioielli si tratta) di Maria Bisacco, esposti nella Canonica, lasciano senza fiato per il gusto raffinatissimo e la minuziosa esecuzione che solo una vera artista sa esprimere.
Un grande concerto di capacità, di sapienze, di professionalità diverse, aventi tutte un unico scopo: valorizzare il bello nel proprio territorio, diretto e coordinato magistralmente da Maria Mancini.
E' stata un'esperienza bellissima , emozionante, coinvolgente per la quale non finirò mai di ringraziare Maria Mancini, Maria Bisacco e Sofia Verna per avermi invitata, con tutta l'ammirazione per la loro grandissima capacità organizzativa condivisa da altre valenti collaboratrici e, direi, dal Paese tutto.
Nel chiedervi scusa per le foto scattate col cell. perchè la macchina fotografica non voleva funzionare, vi mostro alcuni box. Per mancanza di tempo ne ho potuto fotografare solo alcuni.
















Maria Bisacco indossa il suo fantasioso gilé

Ed ora qualche foto del mio stand